CCI ALPMED ASBL collabora attivamente alla “community di confine” Boosting EU border region (potenziare i confini delle Regioni UE), la neo piattaforma promossa dalla Commissione europea, per la discussione di idee, condivisione di esperienze quotidiane e proposta di nuove soluzioni in materia di e-government, salute, multilinguismo, trasporti, occupazione, istituzioni e servizi di informazione.
Una community online per rafforzare la crescita e la coesione.
Nelle zone di frontiera, infatti, il processo di integrazione è particolarmente sentito dai cittadini, dalle imprese e dalle autorità pubbliche che vivono giornalmente gli effetti negativi della discontinuità territoriale, giuridica e amministrativa.
Facendo seguito alla comunicazione, adottata il 20 settembre 2017, “Stimolare la crescita e la coesione delle regioni transfrontaliere dell’Unione europea”, la Commissione europea propone una serie di misure per sfruttare al meglio il potenziale dei territori di confine e renderli più influenti a livello europeo.
Le buone pratiche concernono l’intensificazione della cooperazione e degli scambi, l’accelerazione del processo legislativo e amministrativo, l’accessibilità alle informazioni e ai servizi, il sostegno all’occupazione e al multilinguismo, la condivisione delle buone pratiche in ambito sanitario, giuridico, finanziario a beneficio del processo decisionale.
L’ambizione del nuovo network “in salsa europea” è ridurre la complessità, la lunghezza e i costi che oggi costituiscono ostacolo all’interazione transfrontaliera.
La rete consente di usufruire di uno spazio libero e gratuito in cui la community transfrontaliera dispone di molteplici strumenti di scambio: un forum, una sezione notizie, una biblioteca online, una bacheca di eventi e una sezione ad hoc per la condivisione di buone pratiche.
L’auspicio è quello di aumentare il contributo prezioso che le regioni transfrontaliere già apportano al processo di integrazione europea, con ricadute positive significative non soltanto per il benessere dei propri abitanti, ma a vantaggio dello sviluppo socio-economico di tutti e 27 i membri dell’Unione europea.